Articolo Arte Mondadori di Alessandra Redaelli.

… Giovanni Longo sceglie rami e legni raccolti in spiaggia, perché di quegli oggetti Io affascinano i segni del tempo, i graffi prodotti dal lungo viaggio nel fiume, i segni scavati dai tarli protetti dalla corteccia, le venature incise come rughe e le spaccature causate dalla permanenza in acqua.

«Il legno é un materiale sincero», dice, «che non rinnega il proprio passato e la propria storia».

Gli scheletri di uccelli, cani, pipistrelli e serpenti sono nati tutti così, da pezzi restituiti dall’acqua. E la verosimiglianza sbalorditiva, l’aspetto quasi scientifico che hanno a un primo sguardo, derivano dal procedimento preciso e attento. 
Prima la scelta del soggetto, poi lo studio della struttura originale e da lì la ricerca, prediligendole zone alle foci dei fiumi. In studio poi avviene la pulizia dalla sabbia, Ia scelta del frammento più adatto per ogni parte, fino al montaggio. Ne risultano sculture spiazzanti, intrise di una malinconia appena contraddetta da una sottile vena pop.

Fonte: Arte Mondadori