Economic Landscapes (2015-2017)
Inchiostri UV su alluminio / UV inks on alluminium.

it / “Quando Longo prende i diagrammi di certe situazioni difficili per l’intera umanità o per una parte di essa, e li trasforma in paesaggi gradevolmente colorati e digradanti nel loro piacevole andamento collinare, innesca un corto circuito potente che, come in un’illuminazione, mostra come la tragedia individuale si trasformi in numero, e come il mondo globalizzato riduca queste condizioni umane – dalla Mortalità infantile nell’Africa sub-sahariana alla Disoccupazione nell’area Euro-mediterranea, solo per citarne un paio – a un grafico su di un giornale economico. Ma Longo fa di più, perché esaltando questa astrazione e trasformandola in qualcosa non solo di lontano dalla realtà fatta di lacrime e sangue, ma di piacevole e tranquillo come un paesaggio schematico, induce una sorta di terapia omeopatica della visione: l’aggiunta della bellezza dei colori, la memoria del paesaggio usate per mascherare ulteriormente la tragedia evidenziata dai grafici di partenza, al contrario di quanto si potrebbe supporre, non la allontana ancor di più, ma la rende finalmente evidente, mostrando l’assurdità di questa totale mancanza di compassione.” [Marco Meneguzzo, Fragile Landscapes: Giovanni Longo, Rubbettino Editore]

en / “When Longo takes the diagrams of certain situations that are difficult for the whole or a part of humanity, and transforms them into pleasantly coloured hilly landscapes, he sparks off a powerful short-circuit that, like a revelation, shows how individual tragedies are transformed into numbers, and how the globalised world reduces these human conditions – from infant mortality in sub-Saharan Africa to unemployment in the European-Mediterranean area, to mention only two – to a graph in some financial magazine. But Longo does more than this, because by intensifying this abstraction and transforming it, not only into something far from the sad and bloody facts, but into the pleasure and calm of a schematic landscape, he induces a kind of homeopathic therapy of vision: the addition of the beauty of the colours, and the memory of the landscape used to further mask the tragedy highlighted by the original graph, do not, as we might suppose, distance the tragedy even more but, in fact, finally make it clearer by showing this complete lack of compassion.” [Marco Meneguzzo, Fragile Landscapes: Giovanni Longo, Rubbettino Editore]